Le Porte di Potenza
Delle antiche porte di Potenza, che davano accesso al centro storico della città difeso dalle mura di cinta, restano visibili solo Porta S. Giovanni, Porta S. Luca e Porta S. Gerardo, le altre furono abbattute nel corso dei secoli per la modernizzazione del nucleo urbano della città e a causa dei numerosi terremoti.
La Porta S. Gerardo, situata in via Scafarelli, prende il nome dalla vicina cattedrale di S. Gerardo. E’ una costruzione normanna caratterizzata da un passaggio coperto da volte a botte in conci di pietra calcarea sbozzati in modo irregolare e preceduta all’esterno da un contrafforte.
La Porta S. Giovanni deve il suo nome all’ospedale gestito dai Fatebenefratelli di San Giovanni di Dio, presenti dal XIII al XIV secolo. L’antica porta, accesso dal lato settendrionale delle mura, è rimasta in piedi nonostante i numerosi terromoti che hanno più spesso distrutto la città, inglobata nelle costruzioni più recenti. Oggi è osservabile un arco a tutto sesto attraversato da una rampa a gradoni.
La Porta S. Luca situata nei pressi della Torre Guevara, prende il nome dall’antico convento adiacente alla porta, il convento delle Chiariste di S. Luca, attualmente sede della Caserma dei Carabinieri. Dell’antica porta è rimasto un arco a tutto sesto in conci di pietra calcarea e parte del paramento murario in pietra squadrate e lavorate faccia a vista.
Documenti menzionano anche Portamendola, Portasalza e Porta Trinità che come si è detto sopra sono state abbattute nel corso dei secoli scorsi. Tra di esse merita un menzione Portasalza, che deriva il suo nome dall’antico casale, costruito a margine dell’abitato cittadino e separato da esso da un fossato. La porta per molto tempo ha avuto la funzione di unico accesso carrabile controllato alla città. Dai documenti non si conosce quale fosse la forma architettonica ma si apprende che nel 1818 si decide di abbattere la porta e le abitazioni circostanti che la sostengono per il pericolo di crolli.