Il Distretto dell’Habitat Rupestre della Basilicata
Il territorio lucano è ricco di modelli insediativi urbani, di cenobi grottali e di architetture ipogee illuminate da sorprendenti e antichissimi affreschi che non si fermano all’area rupestre monastica alto- medievale e ai Sassi di Matera.
Il Distretto Culturale dell’Habitat Rupestre della Basilicata ha individuato sul territorio una serie di siti di pregevole importanza in grado si creare una proposta diversificata e completa del patrimonio storico-culturale della Regione che va dal Vulture al Materano, dalla preistoria all’arte contemporanea, proprio per rimarcare gli interventi in un territorio senza tempo.
Appartiene al mesolitico, datazione storica intorno al 9000 a. C.,
il sito archeologico di Tuppo dei Sassi a Filiano (PZ) con i suggestivi dipinti murali a figure rosse rappresentanti cervi, simboli arborei e figure antropomorfe.
Si passa poi all’ VIII - IX secolo d.C. al racconto della creazione immortalato sulle pareti di roccia della
Cripta del Peccato Originale in località Petrapenta a Matera.
Il complesso monastico rupestre di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci si trova all’interno della cinta muraria della città di Matera, precisamente nel cuore del Sasso Barisano. E’ cronologicamente collocato tra il XI e il XII secolo d.C., e presenta un’aspetto architettonico di notevole inportanza e una testimonianza dell’influenza bizantina riscontrabile nella parete affrescata di San Nicola dei Greci.
Ancora a Matera è possibile ammirare in località Murgia Timone all’interno del Parco Regionale della Murgia Materana, la piccola chiesa rupestre a schema bizantino di Madonna della Croce anch’essa del XIII sec. d.C..
A Melfi (PZ) visitando le due chiese rupestri di
Santa Margherita e
Santa Lucia del XIII - XIV sec. d.C. è possibile leggere tra le pieghe di immagini rappresentanti storie di vita delle due sante, quanto forte sia stata l’influenza normanno-sveva nel territorio del Vulture e quali tracce abbia lasciato nelle tradizioni culturali della zona.
Composta da due cavità grottali interamente illuminate da affreschi, la Chiesa Rupestre di Sant’Antuono a Oppido Lucano (PZ) è storicamente collocata tra il XIII e il XIV sec. d.C.. Narrate negli affreschi le vicende evangeliche della vita dei due personaggi simbolo della fede cattolica: il Cristo e la Vergine.
L’ideale percorso si conclude nelle stanze di Palazzo Pomarici a Matera cotruito tra il XVII e il XVIII sec. d. C.. Su due piani, nel Sasso Caveoso, è composto da ambienti interamente ricavati all’interno della roccia e da vasti saloni costruiti al piano superiore. Presenta tutte le tipicità di una casa palaziata, con un cortile d’ingresso e la scalinata padronale, stalle, depositi e cantine. Attualmente ospita il MUSMA,
Museo della Scultura Contemporanea Matera con le sue oltre 300 sculture.
La più antica tra chiese rupestri di Matera e della Basilicata
Il Museo della Scultura Contemporanea a Matera
La straordinaria Chiesa di Santa Margherita a Melfi
La Chiesa ruprestre di Santa Lucia a Melfi
Le pitture rupestri in località Tuppo dei Sassi a Filiano