Domenica 25 Luglio ore 21.00 - Albatros Beach Club, Castellaneta Marina (TA)
Brasilian Project concerto
Israel Varela percussioni,
Alfredo Paixao basso
Michael Rosen sassofono
Dino Plasmati chitarra
Brasilian Project - Albatros JazzSet Castellaneta Marina (TA)
Ci sono un italiano, un messicano, un americano ed un brasiliano che suonano insieme. Potrebbe sembrare l’inizio perfetto di una barzelletta, invece, è un connubio perfetto di sound ed esperienze che fa di questi musicisti un quartetto eccezionale.
I paesi di origine, con le loro diversità e peculiarità,rappresentano ed esprimono una delle caratteristiche più importanti del Jazz: la pluralità. Scrive bene Baricco: “Quando non sai cos’è, allora è Jazz”, perché questa musica non si fa imbrigliare, travalica i confini degli stili musicali per dare voce, anzi suono, ad un’urgenza interiore di comunicare in musica.
Il jazz è un arcobaleno, fatto di una miriade di colori diversi, tanti quanti le capacità espressive di chi lo suona.
Di esperienza, capacità, tecnica e creatività Alfredo Paixão, Israel Varela, Michael Rosen e Dino Plasmati ne hanno da vendere e lo dimostrano anche in questo progetto che li unisce in un personale omaggio alla musica brasiliana.
Quattro amici in viaggio per il Brasile attraverso la poesia di Jobim o le influenze africane figlie degli schiavi neri di Minas Gerais che riecheggiano nei brani di João Bosco. Un percorso che intreccerà le linee melodiche di Bossanova, Chorinhos e brani originali al grande talento musicale ed interpretativo di quattro grandi strumentisti e compositori.
I paesi di origine, con le loro diversità e peculiarità,rappresentano ed esprimono una delle caratteristiche più importanti del Jazz: la pluralità. Scrive bene Baricco: “Quando non sai cos’è, allora è Jazz”, perché questa musica non si fa imbrigliare, travalica i confini degli stili musicali per dare voce, anzi suono, ad un’urgenza interiore di comunicare in musica.
Il jazz è un arcobaleno, fatto di una miriade di colori diversi, tanti quanti le capacità espressive di chi lo suona.
Di esperienza, capacità, tecnica e creatività Alfredo Paixão, Israel Varela, Michael Rosen e Dino Plasmati ne hanno da vendere e lo dimostrano anche in questo progetto che li unisce in un personale omaggio alla musica brasiliana.
Quattro amici in viaggio per il Brasile attraverso la poesia di Jobim o le influenze africane figlie degli schiavi neri di Minas Gerais che riecheggiano nei brani di João Bosco. Un percorso che intreccerà le linee melodiche di Bossanova, Chorinhos e brani originali al grande talento musicale ed interpretativo di quattro grandi strumentisti e compositori.
Alfredo Paixao
Bassista e cantante, nato a Rio de Janeiro proviene da una famiglia di musicisti e inizia a suonare a sette anni. Il primo strumento fu, però, il flauto traverso, ma ben presto fu sostituito dalla chitarra. Nel 1974, a soli 12 anni, si diploma in chitarra classica presso la scuola di musica di Brasília, inserendosi subito nell’ambiente della musica popolare brasiliana e accompagnando per molti anni il padre, noto sassofonista. All’epoca i suoi punti di riferimento si chiamavano: Elis Regina, Cesar Camargo Mariano, Francis Hime, Dori Caymmi, Ivan Lins.Le sue radici affondano nei ritmi tradizionali: suo zio è Moacir Santos, uno dei più grandi maestri della musica popolare brasiliana, che gli ha insegnato a leggere le note. Negli Stati Uniti, però, Paixão approfondisce la sua formazione musicale e professionale («non ho mai contemplato opzioni lavorative diverse dalla musica») frequentando lezioni private da Bunny Brunnel e Mick Goodrick. Sempre negli
È vincitore di numerosi Grammy Awards e le sue collaborazioni lo hanno visto al fianco di Julio Iglesias, Ricky Martin, Liza Minelli, Henry Salvador, Justo Almario, Alex Acuna (Caldera), Joe Heredia, Eddie del Barrio Alejandro Sanz, Laura Pausini, Pino Daniele (12 album registrati con lui), Fiorella Mannoia (Paixao è bassista e arrangiatore del suo nuovo tour).
Israel Varela
E’ il batterista latino del momento, anche Pat Metheny si è accorto di lui e lo invitato a partecipare ad alcune date del suo tour mondiale. Nato a Tijuana (Messico) in una prestigiosa famiglia di musicisti (il padre è un pianista classico concertista ed il fratello un direttore d’orchestra) Israel è stato l’unico allievo del grande Alex Acuna (Wheater Reaport, Ella Fitzgerald, Paul McCartney) a Los Angeles e di Dave Weckl. Varela è esperto sia delle complesse ritmiche latine sia del Flamenco (è richiestissimo in Spagna e vanta già collaborazioni con Paco De Lucia, Diego Amador, Montsè Cortés); è stato il batterista dell’ultimo trio del grande chitarrista Hiram Bullock (Miles Davis, Sting, Gil Evans), ha inoltre suonato con Andrea Bocelli, Chick Corea, Raymundo Amador, Pino Daniele, Otmaro Ruiz, John Pena, Bob Mintzer, Charlie Haden ecc.Il suo ultimo CD è "Tijuana Portrait", composto arrangiato e prodotto da Israel Varela per la DSR Italy.
Michael Alan Rosen
Nato nel 1963 ad Ithaca, nello stato di New York, Michael frequenta la Berklee School of Music , dove vince una borsa di studio , e tra gli altri, segue i corsi di George Garzone , Bill Peirce e Gary Burton . Si diploma Magna Cum Laude dopo appena 5 semestri. Durante la sua sosta a Boston suona frequentemente nei locali della città con diversi musicisti, tra cui il pianista Danilo Perez . Dopo un tour Italiano con pianista Delmar Brown in 1987, si stabilisce in Italia. Durante la sua permanenza nella scena musicale europea, Michael si esibisce in diversi e noti jazz festival, incide praticamente per tutti i principali artisti italiani e svizzeri, da Enrico Rava e Franco D’Andrea , a Roberto Gatto e Franco Ambrosetti. Attivissimo nella scena jazz europea è stimato anche dai colleghi della musica classica, infatti spesso è chiamato per alcuni concerti dell’Orchestra della Scala.Il suo sound accattivante e la sua simpatia ne hanno fatto un artista richiestissimo anche da cantanti come Mina , Celentano , Concato , Rossana Casale , Renato Zero, Giorgia, Antonacci e Fiorello. Ha all’attivo diversi CD a suo nome e tante partecipazioni. Il suo primo cd " Elusive Creatures " (Splasch), uscito nel 1996, composto eccetto uno standard, da suoi brani è stato premiato dalla critica, sia italiana che canadese. Da poco ha intrapreso una collaborazione con la cantante Sara Jane Morris con cui è spesso in tour.
Dino Plasmati
Nato a Matera, grazie ad una passione familiare, si lascia catturare dal jazz sin da piccolo, tant’è che a nove anni ha già una chitarra in mano. Tra un concerto e l’altro, si diploma in Conservatorio e si laurea in Lettere, senza dimenticare la sua band, il Meridiana Group, con cui ha all’attivo numerosi CD. Si perfeziona al Berklee College of Music a Perugia sotto la guida di Jim Kelly e Donovan Mixon, con diverse Master Classes e con Pat Metheny nel 2003, sua ispirazione insieme a Wes Montgomery e Paul Desmond.Talentuoso musicista e compositore prolifico, (le sue musiche accompagnano spesso documentari e cortometraggi) spazia tra stili e linguaggi espressivi, dal free jazz non disdegnando lo swing tradizionale. Infatti dal 2006 è direttore della LJP Big Band e con l’associazione MiFaJAZZ tiene concerti ed organizza il Festival Internazionale di Big Band e rassegne con grandi ospiti.
Ha suonato con R. Brecker, J. Walrath, S. Grossman, M. Rosen, J. Garrison, A. Rovatti, G. Mirabassi, M. Manzi, M. Tamburini, F. Morgera.
Informazioni
Brasilian Project
Israel Varea, Alfredo Paixao, Michael Rosen, Dino Plasmati in concerto
Sabato 25 luglio 2010
ore 21.00
Albatros Beach Club
Litorale di Castellaneta Marina (TA)
Ingresso Euro 15.00
Organizzato da
Officina del Jazz
Urban Club - Matera
Direttore Artistico
Angelo Calculli