22 febbraio - 24 marzo 2012 Matera, Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata - Palazzo Lanfranchi, Sala delle Arcate
EX.0 Cambiamenti di stato, una mostra promossa dall’Università degli Studi di Basilicata Facoltà di Architettura, con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici della Basilicata e il Comune di Matera.
La mostra nasce da un’esercitazione degli studenti del II e IV anno del Corso di Laurea in Architettura dell’Università della Basilicata, denominata Zero, nell’ambito di un laboratorio progettuale degli insegnamenti di Architettura e composizione architettonica coordinati dai professori Luca Lanini e Ina Macaione.
EX.0 Cambiamenti di stato
L’idea, suggerita da un’analoga esperienza diretta da Manuel Graça Dias dell’Università di Evora, ruota attorno all’idea che un nuovo spazio architettonico possa generarsi anche a partire da un object trouvé, un oggetto qualsiasi, scartato dal ciclo della produzione e del consumo, con un semplice CAMBIO DI PROSPETTIVA.
L’esercitazione progettuale ha messo in moto la creatività dei futuri architetti, che hanno recuperato oggetti, temporaneamente risparmiati alle discariche, per esercitare la mente all’osservazione del fenomeno dello spazio, al tempo della sostenibilità, nei salti di scala dei CAMBIAMENTI DI STATO.
L’esercitazione progettuale ha messo in moto la creatività dei futuri architetti, che hanno recuperato oggetti, temporaneamente risparmiati alle discariche, per esercitare la mente all’osservazione del fenomeno dello spazio, al tempo della sostenibilità, nei salti di scala dei CAMBIAMENTI DI STATO.
Un’operazione di questo tipo, che mette insieme, nell’esercizio della visione, il vissuto dell’oggetto, il presente della scelta foto-grafica e la prospettiva di una migliore qualità della vita, è particolarmente indicata per coinvolgere i giovani di oggi, che saranno i veri protagonisti di Matera 2019, nella produzione della cultura.
L’obiettivo della mostra è quello di condividere con la comunità, con altre culture ed altre competenze l’esperienza, non solo concettuale, del necessario cambio di prospettiva riguardo agli scarti, ai resti, ai rifiuti della nostra società dei consumi.
Quanto è estranea l’osservazione dei CAMBIAMENTI DI STATO degli oggetti abbandonati e la comprensione della loro SOLITUDINE rispetto alla nostra? Si può aprire una discussione sulla necessità di una nuova visione dello spazio, nascosto come una risorsa latente nello scarto, nel nulla o nel poco che forse anche noi siamo?
La mostra è una metafora di come si possono attraversare il nichilismo e il cinismo del nostro presente: agli oggetti “recuperati”, da cui derivano le visoni, sono presentati insieme alle elaborazioni fotografiche, stampate in grande formato, che ci mostrano i nuovi spazi del senso scoperti dall’osservazione delle menti progettuali degli studenti.
Naturalmente anche l’allestimento è realizzato con il semplice riuso in forma comunicativa (ed estetica) di oggetti di scarto che rimandano al paesaggio emblematico dei Sassi. Sullo sfondo Nasce Architettura, un’installazione artistica. Gli scarti si aggrumano in nuova forma, inquietante ma compiuta. In questo gioco di continui rimandi, la proiezione di
questa cosa sul muro si rigenera in uno spazio architettonico complesso, abitato e rassicurato da una piccola ombra più nitida. Un uomo? Forse …
L’obiettivo della mostra è quello di condividere con la comunità, con altre culture ed altre competenze l’esperienza, non solo concettuale, del necessario cambio di prospettiva riguardo agli scarti, ai resti, ai rifiuti della nostra società dei consumi.
Quanto è estranea l’osservazione dei CAMBIAMENTI DI STATO degli oggetti abbandonati e la comprensione della loro SOLITUDINE rispetto alla nostra? Si può aprire una discussione sulla necessità di una nuova visione dello spazio, nascosto come una risorsa latente nello scarto, nel nulla o nel poco che forse anche noi siamo?
La mostra è una metafora di come si possono attraversare il nichilismo e il cinismo del nostro presente: agli oggetti “recuperati”, da cui derivano le visoni, sono presentati insieme alle elaborazioni fotografiche, stampate in grande formato, che ci mostrano i nuovi spazi del senso scoperti dall’osservazione delle menti progettuali degli studenti.
Naturalmente anche l’allestimento è realizzato con il semplice riuso in forma comunicativa (ed estetica) di oggetti di scarto che rimandano al paesaggio emblematico dei Sassi. Sullo sfondo Nasce Architettura, un’installazione artistica. Gli scarti si aggrumano in nuova forma, inquietante ma compiuta. In questo gioco di continui rimandi, la proiezione di
questa cosa sul muro si rigenera in uno spazio architettonico complesso, abitato e rassicurato da una piccola ombra più nitida. Un uomo? Forse …
Informazioni
EX.0 Cambiamenti di stato
22 febbraio - 20 marzo 2012
Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata
Palazzo Lanfranchi, Sala delle Arcate
Matera
A cura di
Marta Ragozzino (Soprintendente per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici della
Basilicata)
Ina Macaione (Università della Basilicata)
su un’idea di Manuel Graça Dias
Progetto allestimento
Ina Macaione
con Riccardo Dirella, Egidio Ferrara, Maurizio Natale, Antonella Pucci
Coordinamento allestimenti
Ina Macaione con Egidio Ferrara, Pietro Paolo Tarasco
Installazione artistica
Roberto Pedone, Margherita Tricarico, Riccardo Dirella, Maurizio Natale
Catalogo mostra
Ina Macaione e Marta Ragozzino con Fabio Ciavarella
Fotobook
Antonella Pucci, Raffaele Petrozza
Grafica
Carmen Fattore, Egidio Ferrara
Composizione musicale
Domenico Rizzi
Selezione immagini architettura
Roberto Blasi, Giuseppe Verdano
Allestimento tecnico
Per la Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici
Pietro Paolo Tarasco (coordinamento), Giovanni Di Trani, Tobia Loglisci
Per la Facoltà di Architettura_Università della Basilicata
Maria Teresa Giordano, Michele Montemuro, Francesca Pucci
Con la collaborazione di Vincenzo Alberto Bruno, Dominga Cutecchia, Rocco Nella, Vito Porcari, Cristiano
Spiniello
Traduzioni
Elisa Erdlen
Collaborazione al coordinamento
Fabio Ciavarella, Laura Pavia
Ufficio Stampa
Michele Saponaro con la collaborazione di Luigi Longo, Soprintendenza, Matera