14 aprile - 4 giugno 2011, Fondazione SoutHeritage e Archivio di Stato - Matera
Come centro per il monitoraggio delle ricerche contemporanee nazionali e internazionali, Fondazione SoutHeritage continua a trasmettere input visivi sulle pratiche artistiche attuali e, in occasione della mostra DOC. documentalità, testualizzazione e immaginazione teorica presenta una selezione di opere provenienti da diverse collezioni private e progetti pubblici, accomunati tanto dalla sperimentazione dei linguaggi quanto dalla gestazione di un’immaginazione teorica che propone parole al posto di immagini o immagini come parole. Il progetto espositivo curato da Angelo Bianco e dedicato al concetto di documento e testo come elemento operativo diffuso nell’arte contemporanea, propone 40 lavori tra opere-documento, opere testuali e progetti editoriali, per una mostra in cui si trasferiscono al pubblico nuove responsabilità nella creazione, fruizione e formazione delle opere.
DOC. documentalità, testualizzazione e immaginazione teorica
Come ogni progetto della Fondazione SoutHeritage, l’esposizione è anche un’occasione per riscoprire luoghi e spazi del patrimonio architettonico e simbolico della città di Matera in un quadro di riattivazione dinamica della memoria. La mostra dunque, oltre a coinvolgere gli spazi della fondazione invade anche la sede dell’Archivio di Stato di Matera, luogo emblematico della città in cui l’arte contemporanea contribuisce ad attivarne il potenziale di memoria. A sottolineare l’importanza dell’evento la direzione dell’Archivio ha deciso di aprire in via straordinaria i propri depositi per una visita all’eccezionale patrimonio documetale, rivalutato attraverso uno dei progetti selezionati per la mostra Permanent Food, opera di Maurizio Cattelan e Paola Manfrin con Dominique Gonzalez-Foerster che, oltre a rappresentare se stessa come opera formato magazine (fondata sul montaggio di readymade visuali e materiali d’archivio), funge anche da “riattivatore della memoria” degli incredibili spazi-deposito dell’archivio, scenograficamente connotati da migliaia di faldoni conservati su scaffalute formanti labirintici corridoi.
In questo quadro la mostra, ponendosi come un progetto in cui ai significati delle opere vengono aggiunti quelli dell’esposizione, presenta superfici narrative, opere-documento e immaginazioni teoriche di: Vincenzo Agnetti (I), Art e Language (UK), Carl Andre (US), John Baldessari (US), Carlo Belolli (I), Joseph Beuys (D), Mel Bochner (US), Marcel Broodthaers (B), Sophie Calle (F), Maurizio Cattelan e Paola Manfrin (I) con Dominique Gonzalez-Foerster (F), Ugo Carrega (I), Guglielmo Achille Cavellini (I), Giuseppe Chiari (I), Jason Dodge (US), Fischli e Weiss (CH), Liam Gillick (UK), Fons Hickmann (D), Thomas Hirschhorn (CH), Jenny Holzer (US), Ray Johnson (US), Christine Lemke e Jan Timme (D), Michael Lingner (D), Miltos Manetas/Francesco Bonami (GR-I), Fabio Mauri (I), Dave Mckenzie (JA), Mevis e Van Deursen (NL), Hans-Ulrich Obrist (CH), Seth Price (IL), Ed Ruscha (US), Tommaso Tozzi (I), Emilio Villa (I), Carey Young (US), Christopher Wool (US), Scott Zieher (US).
Informazioni
DOC. documentalità, testualizzazione e immaginazione teorica
14 aprile - 4 giugno 2011
Fondazione SoutHeritage
Via F. P. Volpe 6
Archivio di Stato
Via T. Stigliani 25
Matera
Inaugurazione
giovedì 14 aprile 2011 ore 18.00
Fondazione SoutHeritage
Orari
mercoledì, venerdì e sabato
10.00-13.00
martedì e giovedì
16.00-19.00
chiuso
lunedì e festivi