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Allevatori lucani a Torino per uno stage sull’insilamento dei foraggi

La formazione continua e la conoscenza di nuove tecniche operative nella gestione dei propri allevamenti rappresenta la condizione indispensabile per stare al passo con i tempi e migliorare la qualità e la produttività della propria azienda. E’ questo un aspetto particolarmente curato dalle Apa di PZ e MT con ottimi riscontri da parte degli allevatori. Infatti, a seguito di un incontro di approfondimento sul miglioramento della qualità delle produzioni foraggere svoltosi il 15 dello scorso mese di marzo in Basilicata dal Prof. Giorgio Borreani, docente della facoltà di agraria dell’Università di Torino, diversi allevatori hanno espresso il desiderio di approfondire le tecniche di “insilamento e fienagione” mediante preappassimento del triticale (un ibrido artificiale tra la segale e il grano tenero o altre varietà del genere triticum), dei foraggi autunno-vernini in genere e dell’erba medica.
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E’ stato a tal fine organizzato, in accordo con lo stesso docente, un viaggio d’istruzione in Piemonte con visita ad allevamenti che utilizzano questa tecnica. La conservazione del foraggio come insilato è la componente essenziale dei sistemi intensivi, una metodica che ha permesso agli allevatori di intensificare la produttività della terra e del bestiame in maniera indipendente. Dal momento che l’insilamento consente di immagazzinare e conservare l’alimento per mesi, o addirittura per anni, i produttori possono concentrarsi su due obiettivi separati: massimizzare la produzione di nutrienti digeribili (energia, proteine ecc.) per ettaro. massimizzare la produzione di latte per capo durante tutto l’anno. Sebbene distinti, questi due obiettivi rimangono comunque correlati, poiché la produzione, il raccolto e la conservazione di foraggi di alta qualità sono gli elementi chiave per pianificare un programma alimentare che migliori le performances delle bovine. Se vengono effettuate regolarmente analisi sugli alimenti conservati tramite insilamento, è possibile formulare razioni destinate a soddisfare in modo specifico i fabbisogni delle bovine, migliorando lo stato nutrizionale in ogni fase della lattazione.
Per tale motivo, anche se l’insilamento richiede alti costi e/o investimenti di capitale, si ottengono di ritorno dei benefici derivati dalla maggior produttività degli animali. Allo stage (che si è tenuto a fine aprile scorso) hanno partecipato 25 allevatori di tutta la regione (12 della provincia di Potenza e 13 della provincia di Matera), oltre agli zootecnici delle due APA. E’ stata visitata l’azienda zootecnica “Visca” di Carmagnola (TO) guidati dal professor Borreani, dal dottor Daniele Giaccone dell’Associazione Regionale Allevatori del Piemonte ed accompagnati dai titolari dell’azienda. Estremamente interessante è risultata la discussione e il confronto tra gli allevatori sull’organizzazione del sistema foraggero applicato in azienda, valutandone i vantaggi e le problematiche. Successivamente è stata visitata l’Azienda zootecnica “Le Pessine” di Sommariva del Bosco dove è stata esaminata l’organizzazione della stalla e del sistema foraggero che vantava una interessante modalità di essiccazione del foraggio. Soddisfazione è stata espressa dal gruppo di allevatori che, avendo fatto tesoro di quanto visto in quella realtà produttiva del profondo nord proverà a trasferire ciò che può tornare utile al miglioramento delle proprie tecniche aziendali.

Informazioni e contatti

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Associazione Provinciale Allevatori di Potenza

Via Dell’Edilizia
85100 Potenza

Tel. +39 0971 470 000
Fax +39 0971 470 405

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Associazione Provinciale Allevatori di Matera

Via Trabaci snc
75100 Matera

Tel. +39 0835 309 011
Fax +39 0835 309 011

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