10 - 15 Settembre 2011, Galleria Maratea Contemporanea,
Maratea
Artista assa i accreditata nel panorama espressivo ravennate, costantemente impegnata in un personale percorso di ricerca sperimentale
Stefania Salti espone alcuni esiti della sua indagine creativa.
L’iter espressivo si svolge principalmente in ambito pittorico e incisorio, addivenendo a mete nettamente proiettate a consistenti sviluppi materici. La mostra, singolarmente intitolata
Bollette di Luce, è elaborata sul fecondo connubio tra pittura e incisione.

Protagonista di ogni creazione è la luce, ricercata con l’intervento a puntasecca su lastre d’alluminio, in un divenire operativo che evolve in dimensione pittorica. Segno e colore contraddistinguono un’azione artistica raffinata, interpretata con maestria su basi metalliche accordate in cromie profonde e in tensione strutturale aggettante.
La distanziata sovrapposizione binomiale di lastre con diversa ampiezza di superficie genera ritmi di luce e ombra evolventi da ipotetiche finestre che accolgono interventi scarificanti ad echi spazialisti. Ma oltre le ferite non si schiudono oscurità di orizzonti enigmatici, ma possibili sorgenti luminose che suggeriscono come la luce possa celarsi in ogni elemento. Allora l’artista tenta di liberarla attraverso aperture ora lacerate, ora scalfite, sempre vibranti d’insospettate epifanie di anelata luminescenza.
Anche le trasparenze cromatiche sulle lastre metalliche concorrono ad affermare tattili bagliori che vanno stemprandosi in progressivi transiti tonali. Con sapienza tecnica e vivida creatività, Stefania Salti rivela un’arte densa di significati contenutistici e formali che, in studiati “assemblaggi” geometrici, siglano onde di criptica astrazione, consentendo, tuttavia, empiti di ludus all’estro del creare.
Enzo Dall’Ara