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Terranova di Pollino

Terranova del Pollino è un comune della Basilicata, in provincia di Potenza, situato nel cuore del Parco Nazionale del Pollino. Il suo abitato si sviluppa nella parte più alta della Valle del Sarmento, in una posizione privileggiata perché appena lasciato il centro abitato raggiungendo la frazione di Casa del Conte si gode degli scenari spettacolari del canyon della Garavina, un primo assaggio dei paesaggi mozzafiato che il Parco offre nei suoi luoghi più reconditi. Da questo punto, infatti, partono numerosi sentieri sterrati che salgono verso le vette più alte.
Le origini di Terranova del Pollino risalgono al XVI secolo quando Fabrizio Pignatelli, marchese di Cerchiara e signore dello Stato di Noia (l’attuale Noepoli) favorì lo stanziamento di coloni in questa parte dei suoi possedimenti che venne denominata Terranovella di Noia. Nel 1595 in un censimento ordinato dal re di Napoli, Terranovella annoverava 25 famiglie. Nel XIX secolo il centro venne denominato Terranova del Pollino. Il primo insediamento privo di fortificazioni si formò in due nuclei distinti nella contrada del Cinto e del Sorbo. Solo nel secolo scorso il paese assume l’attuale carattere unitario disposto lungo il corso principale.
Al centro del paese, dove le due contrade si congiungono, merita una visita la chiesa madre dedicata a San Francesco da Paola. Edificata nei primi anni del XVII secolo, la chiesa ha subito nel corso del tempo numerosi rifacimenti, dell’antica costruzione conserva solamente il portone principale in legno di pino loricato ed alcuni ornamenti marmorei. L’interno a tre navate, scandite da pilastri ed archi a tutto sesto, custodisce un bel dipinto su tela con la “Madonna delle Grazie con i Ss. Carlo Borromeo e Francesco d’Assisi” attribuito al pittore lucano Attilio De Laurentis e datato 1627. Di pregevole fattura anche la pala raffigurante la "Madonna del Rosario" circondata da 15 pannelli con i misteri del Santo Rosario e la statua lignea di San Francesco da Paola del XVIII secolo.
Dopo la fondazione della prima chiesa Terranova si arricchì di altre cappelle ad opera di cittadini che per voto lasciavano averi alle chiese e costruivano cappelle per proprio conto. Poco distante dal centro abitato, in località Santa Maria delle Grazie sorse nel 1626 la piccola cappella omonima con portone in legno di pino loricato. La cappella oggi conserva un’acquasantiera in pietra e capane risalenti al 1626 mentre sull’altare maggiore è collocata una tela raffigurante la “Madonna della Grazie fra Santi” sempre del XVII secolo.
Più tardi, ai margini del bosco a pochi chilometri dal paese, nel 1633 venne fondato il Santuario di S. Maria della Pietà, meta ogni anno, precisamente la seconda domenica di settembre, di un pellegrinaggio che riporta la statua della Madonna in paese. A questa processione le donne offrono i tradizionali cinti, caratteristici tronetti in legno rivestiti di ceri e spighe di grano. Il santuario conserva dietro l’altare affreschi di un ignoto pittore locale.
Particolarmente cara ai terranovesi è anche la chiesa di S. Antonio, quanto resta di un convento che sorse a cavallo tra la prima e la seconda metà del XVIII secolo. Esso era costituito da un fabbricato di cui resta in piedi solo una arco di accesso e da una cappella di dimensioni inferiori rispetto all’attuale che è stata sopraelevata alla fine del secolo scorso in occasione dei restauri che hanno interessato anche la facciata principale e il campanile.
Il visitatore passeggiando in questo angolo della Lucania potrà girare tra le case vicine, legate l’una all’altra, appena divise da stradine strette, che permettono al sole di illuminare le finestre aperte, potrà sentire il tipico odore di fumo che esce dai numerosi comignoli, degustare i tanti prodotti tipici e magari incontrare uno dei tanti artigiani capace di riparare o costruire ex novo zampogne, surduline, tamburelli e cupa-cupa, strumenti musicali che appartengono alla storia di Terranova del Pollino.
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