Venerdì 29 gennaio 2010, ore 18.30 finissage della mostra Visioni contemporanee del paesaggio urbano - Opera arte e Arti, via Ridola 4 - Matera
Presso la galleria Opera Arte e Arti, l’artista Tullio Pericoli sarà protagonista a Matera per rilanciare la campagna Paesaggi Sensibili di Italia Nostra e per la cerimonia di chiusura della mostra Visioni contemporanee del paesaggio urbano.
Interverranno al finissage della mostra: Antonello Alici, Segretario Generale Italia Nostra; Pierfrancesco Pellecchia, Presidente Italia Nostra, sezione di Matera; Massimo Guastella, storico dell’arte e curatore della mostra ed Enrico Filippucci, Direttore Artistico Opera Arte e Arti. La campagna nazionale Paesaggi sensibili 2009 è stata dedicata al paesaggio urbano, considerato nella complessità della sua stratificazione, dai nuclei storici originari all’insediamento delle periferie sempre più dilatate nel territorio, che stentano però a diventare autonoma città moderna.
Incontro con l’artista Tullio Pericoli
Dopo il fortunato connubio con il maestro Tullio Pericoli nella campagna nazionale 2008, l’arte è rimasta protagonista dei Paesaggi sensibili nella mostra itinerante Visioni contemporanee del paesaggio urbano, nata in collaborazione con Opera arte e Arti. L’evento ha dato l’opportunità, ai tanti visitatori, di osservare la produzione artistica contemporanea in Italia, il suo rapporto con la città e le modalità di percezione - visione del patrimonio urbano, attraverso il prezioso contributo offerto da artisti contemporanei di fama nazionale.
Le opere presenti sono esposte secondo un percorso trasversale che annovera autori appartenenti a generazioni differenti: da quelle nate nella prima metà del Novecento, tra gli anni Trenta e Quaranta, con Tullio Pericoli, Tonino Caputo, Giorgio Maria Griffa, Uccio Biondi, Diego Saiani, Gioxe De Micheli a quella immediatamente successiva degli anni Cinquanta-Sessanta con Giovanni La Cognata, Enrico Cazzaniga, Giovanni Frangi, Andrea Giovannini, Luca Matti, Giuseppe Modica, Rita Pedullà, Marco Sciame, sino alle giovani e promettenti leve dell’arte italiana nate tra gli anni Settanta e Ottanta, con Massimiliano Alioto, Alessandro Busci, Mimmo Centonze, Paolo Cervino, Domenico Dell’Osso, Antonio Fiorini, Matteo Mezzetta, Nicola Nannini, Marco Tamburro, Cristiano Tassinari.
Al gruppo si affiancano altri artisti di origine straniera costantemente attivi sulla scena italiana, quali l’inglese Julia Binfield, lo statunitense Jonathan Janson, i serbi Ana Kapor e Vladimir Pajevic, l’albanese Alfred Milot Mirashi e lo spagnolo Carlos Puente. E un taglio generazionale è proposto anche nel campo, sia pur ristretto, della scultura con Pietro Guida, veterano del gruppo: classe 1921, Paolo Delle Monache (1969) e Francesco Mazzotta (1975), che documentano la continuità espressiva della figura plastica.
Dopo Matera l’evento espositivo itinerante sarà a Palermo, a Milano e a L’Aquila, città simbolo dei ‘paesaggi sensibili 2009’.
Tullio Pericoli
Colli del Tronto, 1936.Studia presso il Liceo Classico di Ascoli e si avvicina al mondo della pittura frequentando lo studio dell’ironico ritrattista Ernesto Ercolani. Collabora poi con il quotidiano ascolano Il Messaggero.
Per volere del padre s’iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza di Urbino, ma, preferendo gli impegni artistici, non termina gli studi e nel 1961 si trasferisce a Milano. Negli anni settanta collabora come disegnatore satirico al Corriere della Sera, L’Espresso, Linus e dal 1984 avvia un lungo sodalizio con La Repubblica.
Pericoli disegna le caricature degli uomini della cultura e della politica del novecento, ma non solo.
Con i segni veloci e inconfondibili delle sue matite reinventa le fisionomie, svelando il carattere più autentico di molti personaggi: da Kafka a Fellini, da Beckett a Calvino.
Così come ha osservato Umberto Eco, Pericoli scava nei tratti dei volti, a tal punto da far emergere sul foglio di carta la loro visione del mondo. Malgrado l’impegno costante rivolto alla grafica caricaturale, non ha mai trascurato la ricerca prettamente pittorica.
Sin dagli esordi il soggetto prediletto per i suoi dipinti è il paesaggio che viene rivisitato dall’artista secondo una visione interiore intimamente legata alla memoria: non mancano i riferimenti agli immensi spazi collinari della sua regione d’origine. Nei suoi paesaggi le porzioni di terreno appaiono separate attraverso segni pittorici ben definiti che determinano una scomposizione della superficie raffigurata.
Capita perciò che l’occhio dell’osservatore si smarrisca nei particolari senza riuscire a cogliere l’insieme della rappresentazione, che, soprattutto in alcune opere recenti, perde ogni connotazione reale per assumere una dimensione astratto - materica. La produzione di Pericoli è caratterizzata dalla varietà di tecniche adoperate: acquaforte, acquatinta, tempera, pastello e colori ad olio.
Artista versatile, si è occupato altresì di pubblicità televisiva e scenografia teatrale, collaborando, in anni recenti, con il Teatro alla Scala e il Piccolo Teatro Studio di Milano. Nel dicembre 2008 i suoi paesaggi sono diventati il logo di Paesaggi sensibili, un progetto di Italia Nostra volto alla tutela di alcuni luoghi di inestimabile valore naturalistico da salvare. Intensa l’attività espositiva sin dagli anni settanta.
Tra le mostre recenti si registrano la personale allestita nel 2004 a Roma negli spazi del Museo Nazionale di Palazzo Venezia e la rassegna monografica sul paesaggio ordinata alla Pinacoteca Comunale di Ascoli nel 2009.
Informazioni
Incontro con l’artista Tullio Pericoli
Finissage della mostra
Visioni contemporanee del paesaggio urbano
Venerdì 29 gennaio 2010
Opera arte e Arti
via Ridola 4
Matera