L’Associazione Culturale Multietnica Europea di Moliterno che da anni è impegnata nella salvaguardia del Patrimonio Musicale e Culturale Lucano, ha conseguito ultimamente un importante riconoscimento: è stata ammessa al tavolo delle organizzazioni non governative che supporteranno l’Unesco nel difficile compito di salvaguardare il Patrimonio immateriale dell’Umanità.
Questo prestigioso riconoscimento è stato ottenuto grazie all’esperienza di Graziano Accinni e dell’Associazione Multietnica Europea nel campo della ricerca in ambito musicale, ma anche per merito del suo impegno nelle politiche di valorizzazione di questo Patromonio che in molti casi e troppo spesso è considerato secondario e privo di valore culturale.
In realtà a livello Internazionale, la musica di tradizione orale è stata riconosciuta da tempo, come parte integrante del Patrimonio dell’Umanità, tant’è vero che nel 2003 l’Unesco ha varato la "Convenzione per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale", che costituisce una tappa fondamentale per la tutela di questo particolarissimo e delicato Patrimonio. Secondo questa convenzione, il Patrimonio Culturale Immateriale o Intangibile è costituito dalle prassi, le rappresentazioni le conoscenze come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi, che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale.
Sempre secondo la definizione dell’Unesco questo ”Patrimonio” trasmesso di generazione in generazione è costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in risposta al loro ambiente alla loro interazione con la natura e la loro storia e dà loro un senso d’identità e di continuità promuovendo in tal modo il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana. La convenzione individua anche alcuni ambiti nei quali le comunità, alcuni gruppi e in alcuni casi le persone esprimono questo Patrimonio.
Il Patrimonio Cultura Immateriale-Intangibile si manifesta tra l’altro nei seguenti settori: tradizioni ed espressioni orali, ivi compreso "il linguaggio” in quanto veicolo del Patrimonio Culturale Immateriale, le arti dello spettacolo, le consuetudini sociali, gli eventi rituali e festivi, le cognizioni e le prassi relative alla natura e all’universo, l’artigianato tradizionale. E’ chiaro che una tale evoluzione nel modo di concepire la Cultura ha un carattere profondamente innovativo, perché mette sullo stesso piano ogni forma della genialità e della creatività umana con le classiche espressioni culturali ed artistiche che siamo abituati a considerare "Cultura".
Associazione Culturale Multietnica Europea al Tavolo dell’Unesco
Ethnos
La tradizione lucana sale su un palcoscenico e diventa il primo progetto di musica etnica di Basilicata. E’ questo l’intento dell’Associazione Musicale Multietnica Europea che da oltre un anno ha dato vita al gruppo Ethnos.
L’idea è quella di raccogliere i canti popolari antichi che hanno accompagnato il nostro passato ed oggi rappresentano radici e identità del popolo lucano e rimodularli su forme musicali moderne. Sono dunque la ricerca e l’amore verso la propria terra che spingono gli Ethnos, oltre alla capacità di trasformare nenie, canti alla Madonna, tarantelle e ballate popolari in brani dalle caratteristiche tecniche nuove, dalla musicalità incentrata sul virtuosismo dei musicisti che compongono il gruppo.
Artisti di primo livello alla cui guida c’è il chitarrista Graziano Accinni, conosciuto per essere da molti anni al fianco del cantautore lucano Mango. Proprio la maturità artistica acquisita in anni di esperienze ad altissimo livello è la prima chiave di lettura del progetto, poiché ha permesso ad Accinni di fare un passo coraggioso, facendo incontrare a metà strada due culture, due forme musicali e trovando un “armonioso” punto di fusione fatto di contaminazioni di grande impatto live che, a giudicare dal consenso del pubblico, coinvolge garantendo successo.
Per Graziano Accinni, inoltre, si tratta di un ripercorrere le tappe della sua infanzia in quanto, in una famiglia di musicisti che lo ha avviato su una strada già battuta, il suono della tradizione ha rappresentato un importante punto di partenza che oggi ritorna nella sua produzione artistica. A ciò si aggiungono i trascorsi con il gruppo folk del suo paese, a cui è rimasto comunque legato.
Al centro degli Etnhos, dunque, è la chitarra, o meglio: le chitarre. Affiancano il leader, infatti, Silvio De Filippo e Peppe Cairone, a cui si aggiungono il basso di Sal Genovese e la mediterraneità delle percussioni di Gennaro De Filippis,il sax soprano di Sergio Leopardi, la voce di Franco Accinni ed il fonico Renato La Ghezza per Planetario Service,in studio di registrazione la produzione escutiva ed artistica è affidata a Peppe De Michele-Land Off studio (Potenza).
La tradizione lucana sale su un palcoscenico e diventa il primo progetto di musica etnica di Basilicata. E’ questo l’intento dell’Associazione Musicale Multietnica Europea che da oltre un anno ha dato vita al gruppo Ethnos.
L’idea è quella di raccogliere i canti popolari antichi che hanno accompagnato il nostro passato ed oggi rappresentano radici e identità del popolo lucano e rimodularli su forme musicali moderne. Sono dunque la ricerca e l’amore verso la propria terra che spingono gli Ethnos, oltre alla capacità di trasformare nenie, canti alla Madonna, tarantelle e ballate popolari in brani dalle caratteristiche tecniche nuove, dalla musicalità incentrata sul virtuosismo dei musicisti che compongono il gruppo.
Artisti di primo livello alla cui guida c’è il chitarrista Graziano Accinni, conosciuto per essere da molti anni al fianco del cantautore lucano Mango. Proprio la maturità artistica acquisita in anni di esperienze ad altissimo livello è la prima chiave di lettura del progetto, poiché ha permesso ad Accinni di fare un passo coraggioso, facendo incontrare a metà strada due culture, due forme musicali e trovando un “armonioso” punto di fusione fatto di contaminazioni di grande impatto live che, a giudicare dal consenso del pubblico, coinvolge garantendo successo.
Per Graziano Accinni, inoltre, si tratta di un ripercorrere le tappe della sua infanzia in quanto, in una famiglia di musicisti che lo ha avviato su una strada già battuta, il suono della tradizione ha rappresentato un importante punto di partenza che oggi ritorna nella sua produzione artistica. A ciò si aggiungono i trascorsi con il gruppo folk del suo paese, a cui è rimasto comunque legato.
Al centro degli Etnhos, dunque, è la chitarra, o meglio: le chitarre. Affiancano il leader, infatti, Silvio De Filippo e Peppe Cairone, a cui si aggiungono il basso di Sal Genovese e la mediterraneità delle percussioni di Gennaro De Filippis,il sax soprano di Sergio Leopardi, la voce di Franco Accinni ed il fonico Renato La Ghezza per Planetario Service,in studio di registrazione la produzione escutiva ed artistica è affidata a Peppe De Michele-Land Off studio (Potenza).
Graziano Accinni - Ethnos
Il Gruppo Ethnos nasce da un idea di Graziano Accinni chitarrista, compositore, arrangiatore di Moliterno (PZ). Dopo lunghi anni trascorsi negli ambienti del pop italiano collaborando con Mango, Mina, Bose, Dalla, Nava, Roberto Colombo, Rosario Di Bella, Mirò, Laura Valente ed altri, decide di avventurarsi sulle strade della ricerca etnica, suo primo amore e fondando insieme agli Ethnos l’Associazione Culturale Multietnica Europea che si occupa di ricercare e divulgare le antiche melodie della Lucania.
Musicisti con lo sguardo aperto verso il mondo che hanno deciso grazie all’occhio attento di Graziano Accinni di esportare la cultura lucana in tutti i continenti. Da citare il grande successo ottenuto al “Berlino Film Festival” durante la presentazione del film documentario “Uno scatto nell’Agri”, i concerti in Italia in Europa e in Cina con la partecipazione straordinaria all’evento più del 2010 L’EXPO di SHANGHAI in rappresentanza della Cultura Popolare Lucana e Italiana con il “Dipartimento Promozione e Internazionalizzazione” della Regione Basilicata ed il Governo Italiano e i molti premi ricevuti in Regione da Associazioni e Circoli Culturali che hanno voluto manifestare agli Ethnos il profondo apprezzamento per l’opera di ricerca e divulgazione della ricchissima cultura della Basilicata.
Gli studi musicali hanno portato gli Ethnos alla realizzazione di cinque CD(Musica Antica di Basilicata-Omaggio alla Tradizione Religiosa delle Genti Lucane-Le Tre Sorelle-O Bannu-Brani Antichi della Basse e Alta Valle dell’Agri), tutti prodotti da Graziano Accinni, in cui si possono apprezzare i virtuosismi dei musicisti, ma anche riassaporare le sonorità e le voci di un tempo. Chi conosce gli Ethnos non vede l’ora di assistere a un loro concerto, che trasporta il pubblico in un mondo parallelo, lontano dagli stress della modernità: ci si ricorda di quando si portavano i calzoncini corti, si osservava incantati la mamma preparare la pasta fatta in casa, si giocava a rincorrersi nei prati con gli amici sotto il sole cocente di una terra ancora vergine e piena di sapori. Quando la nonna cantava le canzoni dedicate alla Signora del Sacro Monte, quando si sapevano rispettare i doveri e si lavorava per far sopravvivere la propria famiglia. Quando si faceva festa e si aspettava con ansia il momento in cui si tiravano fuori fisarmoniche chitarre e tamburelli.
Per dovere di cronaca bisogna citare le varie esperienze televisive e radiofoniche di questo progetto: su Rai 2 al Tg 2.it a Rai News 24,Tg3 Mizar e vari Settimanali su Rai 3 Regione Basilicata,Rai2 su Sereno Variabile, Rai International con Carlo Posio, Canale 5, sul canale Satellitare “Marco Polo”, sulle emittenti del Vaticano con vari servizi dedicati al Devozionale Popolare e Radio Vaticana.
I maggiori quotidiani Italiani si sono occupati degli Ethnos dall’Avvenire al Manifesto da Repubblica al Mattino e tutti i giornali specializzati da Axe a Chitarre, da Mucchio Selvaggio a Folk Bullettin, da Raro ad Alias allegato musicale de il Manifesto, da Viva Verdi della Siae alla Dea Bicefala, dalla Gazzetta del Mezzogiorno, La Nuova del Sud, il Quotidiano a World Music Magazine.
Il Gruppo Ethnos nasce da un idea di Graziano Accinni chitarrista, compositore, arrangiatore di Moliterno (PZ). Dopo lunghi anni trascorsi negli ambienti del pop italiano collaborando con Mango, Mina, Bose, Dalla, Nava, Roberto Colombo, Rosario Di Bella, Mirò, Laura Valente ed altri, decide di avventurarsi sulle strade della ricerca etnica, suo primo amore e fondando insieme agli Ethnos l’Associazione Culturale Multietnica Europea che si occupa di ricercare e divulgare le antiche melodie della Lucania.
Musicisti con lo sguardo aperto verso il mondo che hanno deciso grazie all’occhio attento di Graziano Accinni di esportare la cultura lucana in tutti i continenti. Da citare il grande successo ottenuto al “Berlino Film Festival” durante la presentazione del film documentario “Uno scatto nell’Agri”, i concerti in Italia in Europa e in Cina con la partecipazione straordinaria all’evento più del 2010 L’EXPO di SHANGHAI in rappresentanza della Cultura Popolare Lucana e Italiana con il “Dipartimento Promozione e Internazionalizzazione” della Regione Basilicata ed il Governo Italiano e i molti premi ricevuti in Regione da Associazioni e Circoli Culturali che hanno voluto manifestare agli Ethnos il profondo apprezzamento per l’opera di ricerca e divulgazione della ricchissima cultura della Basilicata.
Gli studi musicali hanno portato gli Ethnos alla realizzazione di cinque CD(Musica Antica di Basilicata-Omaggio alla Tradizione Religiosa delle Genti Lucane-Le Tre Sorelle-O Bannu-Brani Antichi della Basse e Alta Valle dell’Agri), tutti prodotti da Graziano Accinni, in cui si possono apprezzare i virtuosismi dei musicisti, ma anche riassaporare le sonorità e le voci di un tempo. Chi conosce gli Ethnos non vede l’ora di assistere a un loro concerto, che trasporta il pubblico in un mondo parallelo, lontano dagli stress della modernità: ci si ricorda di quando si portavano i calzoncini corti, si osservava incantati la mamma preparare la pasta fatta in casa, si giocava a rincorrersi nei prati con gli amici sotto il sole cocente di una terra ancora vergine e piena di sapori. Quando la nonna cantava le canzoni dedicate alla Signora del Sacro Monte, quando si sapevano rispettare i doveri e si lavorava per far sopravvivere la propria famiglia. Quando si faceva festa e si aspettava con ansia il momento in cui si tiravano fuori fisarmoniche chitarre e tamburelli.
Per dovere di cronaca bisogna citare le varie esperienze televisive e radiofoniche di questo progetto: su Rai 2 al Tg 2.it a Rai News 24,Tg3 Mizar e vari Settimanali su Rai 3 Regione Basilicata,Rai2 su Sereno Variabile, Rai International con Carlo Posio, Canale 5, sul canale Satellitare “Marco Polo”, sulle emittenti del Vaticano con vari servizi dedicati al Devozionale Popolare e Radio Vaticana.
I maggiori quotidiani Italiani si sono occupati degli Ethnos dall’Avvenire al Manifesto da Repubblica al Mattino e tutti i giornali specializzati da Axe a Chitarre, da Mucchio Selvaggio a Folk Bullettin, da Raro ad Alias allegato musicale de il Manifesto, da Viva Verdi della Siae alla Dea Bicefala, dalla Gazzetta del Mezzogiorno, La Nuova del Sud, il Quotidiano a World Music Magazine.
Video: Ethnos
Guarda il video Arte e Artisti della Basilicata. Ethnos - Musica Antica di Basilicata prodotto da Basilicatanet.com