11 - 20 novembre 2011, Matera
Rupextre, residenza per artisti e antropologi a cura di Michela Gulia e Francesco Marano. Un progetto di Arterìa Associazione d’arte e cultura di Matera. Comitato Scientifico: Ivan Bargna, Michela Gulia, Francesco Marano, Massimo Marchetti, Elvira Vannini
In occasione del Festival dell’Arte, dell’Antropologia e delle Scienze di Matera, promosso da Matera Convention Bureau, l’Associazione Culturale Arterìa presenta il progetto Rupextre, un programma di residenza per artisti ed antropologi che si svolgerà dall’11 al 20 Novembre e che prende avvio con un convegno sul tema della mappa e dell’indagine cartografica a cui parteciperanno geografi, antropologi, filosofi, scienziati, storici dell’arte e architetti.
Rupextre, residenza per artisti e antropologi
Rupextre è un laboratorio di collaborazione e dialogo fra arte e antropologia, nato dal sovrapporsi di pratiche, discipline e saperi apparentemente distanti che, con le loro specifiche tradizioni e retoriche, tracciano un campo d’osservazione comune in cui scambiarsi obiettivi politici ed estetici, risultato di un’autonoma riflessione tra diversi sistemi di produzione ed elaborazione di forme culturali, insieme agli studi condotti a partire dagli ultimi tre decenni del secolo scorso fino ad oggi.
Se da un lato l’antropologia ha riconosciuto quanto le sue rappresentazioni siano fictionali e letterariamente costruite, dall’altro l’arte è diventata consapevole della sua capacità di produrre conoscenza attraverso il coinvolgimento, diretto o indiretto, delle persone e delle comunità in cui opera l’artista. Se oggi l’antropologia sta recuperando quella dimensione estetica che la riguarda e che da sempre ha rimosso per inseguire lo statuto di disciplina scientifica, la ricerca artistica, nell’emergenza di nuovi formati culturali transdisciplinari, si è resa sempre più consapevole del ruolo politico dell’artista e dell’importanza delle istanze sociali e umane di interazione che si attivano nel corso del processo artistico, e come non possano più prescindere da un discorso sui rapporti di produzione e divisione del lavoro.
Questa investigazione, fra arte e antropologia, fondata su questioni metodologiche ormai consolidate, muoverà la praxis in una direzione che intende superare prospettive economiche e disciplinari, attraverso la costruzione di momenti di concreto dialogo e collaborazione, sia sul piano del fare che dello scambio teorico-metodologico, attraverso residenze/fieldwork partecipative e immaginifiche come Rupextre.
La presenza congiunta di artisti e antropologi, orientata a una condivisione laboratoriale, sarà organizzata intorno ad alcuni nuclei di indagine: l’analisi del contesto locale attraverso il supporto specifico di docenti dell’Università della Basilicata ed esperti del patrimonio artistico e ambientale locale; una riflessione sul metodo e sullo stesso concetto di “residenza” come modalità di produzione artistica; l’interazione con artigiani, museografi spontanei, operatori culturali, artisti e residenti che custodiscono memorie e saperi. Al termine della residenza i progetti realizzati saranno resi fruibili sul sito di Rupextre e attraverso un catalogo.
Se da un lato l’antropologia ha riconosciuto quanto le sue rappresentazioni siano fictionali e letterariamente costruite, dall’altro l’arte è diventata consapevole della sua capacità di produrre conoscenza attraverso il coinvolgimento, diretto o indiretto, delle persone e delle comunità in cui opera l’artista. Se oggi l’antropologia sta recuperando quella dimensione estetica che la riguarda e che da sempre ha rimosso per inseguire lo statuto di disciplina scientifica, la ricerca artistica, nell’emergenza di nuovi formati culturali transdisciplinari, si è resa sempre più consapevole del ruolo politico dell’artista e dell’importanza delle istanze sociali e umane di interazione che si attivano nel corso del processo artistico, e come non possano più prescindere da un discorso sui rapporti di produzione e divisione del lavoro.
Questa investigazione, fra arte e antropologia, fondata su questioni metodologiche ormai consolidate, muoverà la praxis in una direzione che intende superare prospettive economiche e disciplinari, attraverso la costruzione di momenti di concreto dialogo e collaborazione, sia sul piano del fare che dello scambio teorico-metodologico, attraverso residenze/fieldwork partecipative e immaginifiche come Rupextre.
La presenza congiunta di artisti e antropologi, orientata a una condivisione laboratoriale, sarà organizzata intorno ad alcuni nuclei di indagine: l’analisi del contesto locale attraverso il supporto specifico di docenti dell’Università della Basilicata ed esperti del patrimonio artistico e ambientale locale; una riflessione sul metodo e sullo stesso concetto di “residenza” come modalità di produzione artistica; l’interazione con artigiani, museografi spontanei, operatori culturali, artisti e residenti che custodiscono memorie e saperi. Al termine della residenza i progetti realizzati saranno resi fruibili sul sito di Rupextre e attraverso un catalogo.
Partecipanti alla residenza: Dario Carmentano, MariaNovella Carniani, Leone Contini, Bruno Di Lecce, Antonello Faretta, Sandra Ferracuti, Luisa Lapacciana, Grossi Maglioni, Fiammetta Martegani, Elena Quintarelli, Angelo Sarleti, Elena Zervopoulou.
Nel corso delle giornate del 14 e 15 novembre sono previsti incontri con docenti dell’Università della Basilicata, rappresentanti di istituzioni artistiche ed operatori culturali del territorio, tra i quali: Angelo Bianco | direttore artistico della Fondazione Southeritage; Ferdinando Mirizzi | antropologo Università della Basilicata; Armando Sichenze | architetto Università della Basilicata.
Il convegno, con il coordinamento scientifico di Michela Gulia e Francesco Marano, sarà parte integrante di quest’edizione di Rupextre e si svolgerà nelle sedi di Palazzo Viceconte e del Centro di Geodesia Spaziale, focalizzandosi su alcune delle più urgenti questioni che riguardano l’antropologia e la speculazione artistica intorno al tema della mappa e dei dispositivi cartografici, con la partecipazione di geografi, antropologi, filosofi, scienziati, storici dell’arte e architetti provenienti da autorevoli istituzioni, università e accademie.
Nel corso delle giornate del 14 e 15 novembre sono previsti incontri con docenti dell’Università della Basilicata, rappresentanti di istituzioni artistiche ed operatori culturali del territorio, tra i quali: Angelo Bianco | direttore artistico della Fondazione Southeritage; Ferdinando Mirizzi | antropologo Università della Basilicata; Armando Sichenze | architetto Università della Basilicata.
Il convegno, con il coordinamento scientifico di Michela Gulia e Francesco Marano, sarà parte integrante di quest’edizione di Rupextre e si svolgerà nelle sedi di Palazzo Viceconte e del Centro di Geodesia Spaziale, focalizzandosi su alcune delle più urgenti questioni che riguardano l’antropologia e la speculazione artistica intorno al tema della mappa e dei dispositivi cartografici, con la partecipazione di geografi, antropologi, filosofi, scienziati, storici dell’arte e architetti provenienti da autorevoli istituzioni, università e accademie.
Programma del convegno
11 Novembre 2011SPAZIO MENTE CORPO
ore 17.00 -20.00 Palazzo Venusio
Le mappe, riduzione della Terra alla descrizione della rappresentazione geografica, hanno rivestito un ruolo fondamentale per la nostra cultura, in quanto forma che la conoscenza ha assunto per mediare al rapporto tra noi e il mondo, e dunque essenziali nella definizione di paesaggio, soggetto, luogo, città e spazio. Alla luce della riflessione contemporanea su tali temi, che fa proprie anche le critiche postmoderne all’oggettività della rappresentazione, cosa ne è oggi del rapporto fra mappe e realtà? Come cambiano o possono cambiare le mappe?
Intervengono:
Luigi Stanzione (geografo, UniBas) moderatore | Francesco Faeta (antropologo, UniMe)| Franco Farinelli (geografo, UniBo) | Corrado Sinigaglia (filosofo, UniMi) | Francesco Tedeschi (storico dell’arte, UniCatt)
12 Novembre 2011
MAPPE DEL TEMPO E DELLO SPAZIO
ore 16.00-19.00 Centro di Geodesia Spaziale
Come la scienza e la tecnologia permettono di produrre mappe dettagliate del tempo e dello spazio vicini e lontanissimi, dalle deformazioni della crosta terrestre all’anisotropia del fondo cosmico, per interpretare e conoscere meglio il pianeta sul quale viviamo così come l’intero universo.
Intervengono: Franco Foresta Martin (giornalista scientifico) moderatore | Giuseppe Bianco (astronomo, Direttore Centro di Geodesia, Matera) | Paolo De Bernardis (astrofisico, Università di Roma “La Sapienza”)
13 Novembre 2011
ARTE LUOGHI RELAZIONI
ore 10.00-13.30 Palazzo Venusio
L’antropologia, l’arte contemporanea e l’architettura, in particolare dopo la svolta e la fine delle grandi narrazioni, hanno connotato le proprie pratiche attraverso la relazione con il luogo, cercando il significato, gli obiettivi e la progettualità nel contesto stesso dell’azione e della ricerca. Quali spazi di collaborazione si aprono fra artisti, antropologi, architetti e altri studiosi per produrre pratiche artistiche dialoganti con le specificità di un luogo e dei suoi abitanti?
Intervengono:
Lorenza Pignatti (storica dell’arte, NABA) moderatrice | Ivan Bargna (antropologo, UniMB) |
Francesco Careri (architetto, membro del collettivo Stalker / Osservatorio Nomade) | Daniele Mancini (architetto, Art Director di Urban Fields) | Francesco Marano (antropologo, UniBas)
Informazioni
Rupextre, residenza per artisti e antropologi11 - 20 novembre 2011
Matera
Contatti
Arterìa Associazione d’Arte e Cultura
Vico 20 settembre 2b
Matera
Centro di Geodesia Spaziale Giuseppe Colombo
Località Terlecchia Matera