«Chi indossa un nostro gioiello potrà dire: Questo è un pezzo unico, e non è poco in un mondo dove tutto si riduce a ripetizione meccanica, con scadimento della qualità, e dove tutto sa più d’officina che di bottega orafa». A parlare così è Giorgio Simeone, classe 1940, titolare a Matera della Bottega Orafa omonima.
La sapiente combinazione dei materiali, l’esperienza di oltre un secolo di tradizione familiare spesa al servizio della qualità, l’irriproducibilità e l’unicità come connotati di un manufatto artigianale che in sé racchiude tutto l’amore e la dedizione nei confronti della propria professione, il lento e pensato processo che conduce alla concretizzazione di un’idea, la raffinatezza e l’accuratezza del disegno sono le caratteristiche di opere d’arte in formato mignon.
Simeone Orafi
I temi e i motivi ricorrenti delle creazioni Simeone sono rose, grappoli d’uva, maschere, animali, foglie di acanto, crisalidi e farfalle, figure femminili, arabe fenici, forme geometriche e stilizzate che recano le impronte di antiche civiltà preistoriche e pre – romane, raffigurazioni di reperti archeologici della vicina Magna Grecia, tracce dell’arte dei maestri orafi veneziani, simboli di culture alternative definite “etniche” o “tribali”.
Al maestro Simeone piace attribuire ad ognuna delle differenti tipologie di pietre che lavora e incastona nel metallo prezioso un sentimento, una virtù, una qualità o uno stato d’animo, temi, forme, tracce e simboli emergono dalla materia grezza rendendola preziosissima e rara, un gioiello d’altri tempi che anela a congiungersi alla modernità e all’innovazione attraverso lo studio e la ricerca.
Giorgio Simeone, di padre materano e madre veneziana, aveva vent’anni quando lasciò Venezia, sede del suo apprendistato artistico e artigianale, per trasferirsi nella città dei Sassi ed intraprendere il mestiere dei suoi avi, tra i quali Antonio Simeone 1863-1925, bravissimo disegnatore e realizzatore di manufatti in argernto, alcuni conservati nella cattedrale di Matera; suo figlio Giuseppe Simeone 1886-1969 orafo, fine incisore ed esperto in pietre preziose.
Al maestro Simeone piace attribuire ad ognuna delle differenti tipologie di pietre che lavora e incastona nel metallo prezioso un sentimento, una virtù, una qualità o uno stato d’animo, temi, forme, tracce e simboli emergono dalla materia grezza rendendola preziosissima e rara, un gioiello d’altri tempi che anela a congiungersi alla modernità e all’innovazione attraverso lo studio e la ricerca.
Giorgio Simeone, di padre materano e madre veneziana, aveva vent’anni quando lasciò Venezia, sede del suo apprendistato artistico e artigianale, per trasferirsi nella città dei Sassi ed intraprendere il mestiere dei suoi avi, tra i quali Antonio Simeone 1863-1925, bravissimo disegnatore e realizzatore di manufatti in argernto, alcuni conservati nella cattedrale di Matera; suo figlio Giuseppe Simeone 1886-1969 orafo, fine incisore ed esperto in pietre preziose.
Con l’attribuzione del marchio 1 MT "Prima Bottega Orafa a Matera", Giorgio, la figlia Giusy designer orafa, la moglie Angela specializzata nelle incisioni e un collaboratore, Emanuele Andrisani esperto orafo, formano un team perfettamente organizzato, sempre a caccia di un’idea originale e soprattutto fattibile e realizzabile. Oggetti antichi e moderni, vecchie foto, monumenti e opere d’arte sono le Muse ispiratrici, non cataloghi predisposti ad hoc, non i gusti e i trand del mercato, non la riproduzione in serie, non il "contenuto moda".
«Quando penso ad una spilla, ad un ciondolo, ad un paio di orecchini o ad un cammeo - spiega Giusy, diplomata presso il Liceo Artistico - , già immagino il prodotto finito, ottenuto realizzando quel tipo di materiale, quella particolare lavorazione, quella determinata tecnica, e ne appronto uno schizzo, prima di riunirci per discutere delle condizioni di fattibilità, dei costi, dei tempi.
Soltanto il 10% delle nostre idee passa dalla potenza all’atto. Tutto questo in Vico Fornaci, dove si respira un’aria di metallo lavorato e sembra di essere sospesi in un pulviscolo di riflessi dorati e cangianti, pronti a svelare i segreti del mestiere.
Alessandra Montemurro - Mondo Basilicata
«Quando penso ad una spilla, ad un ciondolo, ad un paio di orecchini o ad un cammeo - spiega Giusy, diplomata presso il Liceo Artistico - , già immagino il prodotto finito, ottenuto realizzando quel tipo di materiale, quella particolare lavorazione, quella determinata tecnica, e ne appronto uno schizzo, prima di riunirci per discutere delle condizioni di fattibilità, dei costi, dei tempi.
Soltanto il 10% delle nostre idee passa dalla potenza all’atto. Tutto questo in Vico Fornaci, dove si respira un’aria di metallo lavorato e sembra di essere sospesi in un pulviscolo di riflessi dorati e cangianti, pronti a svelare i segreti del mestiere.
Alessandra Montemurro - Mondo Basilicata
Contatti
Simeone OrafiVico Fornaci, 3
75100 Matera
Tel. +39 0835 331863
>> www.simeone-orafi.it