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Trilogia d’amore

Sabato 23 maggio ore 17.00 Parco Scultura La Palomba Matera
Proiezione Video e mostra fotografica Trilogia d’Amore - Giò Ponti, Lucio Fontana, Piero Manzoni
Tre film dedicati a tre maestri dell’arte italiana: Gio Ponti, Lucio Fontana, Piero Manzoni, realizzati con il coordinamento artistico di Nanda Vigo e la regia di Marco Poma. Oltre alla proiezione dei video, sarà possibile visionare la mostra con immagini fotografiche dei protagonisti, scattate durante gli anni ’60 a Milano. La realizzazione della trilogia filmica nasce da un’idea di Nanda Vigo, testimone d’eccezione di un periodo formidabile dell’arte italiana. Ogni film dossier ricostruisce l’opera e la vita di un grande maestro, analizzandone ogni sfaccettatura delle vicende professionali e esistenziali. L’iniziativa è a cura di Antonio Paradiso, artista, scultore e antropologo.

La mostra fotografica rimarrà aperta fino al 30 settembre 2009.

La vida es un sueno - Giò Ponti

Sabato, 23 maggio ore 17.00
Giò Ponti - La vida es sueno: proiezione ore 17.00
Testi e regia di Marco Poma
Produzione Metamorphosi Editrice srl
Musiche di Paolo Ugoletti
Durata 62 minuti

Oltre alla grandezza della sua opera, una nota che contraddistingue e unifica l’indagine sul grande maestro dell’architettura italiana e sulla quale tutte le testimonianze concordano, è che Giò Ponti dormisse così poco da far sospettare che non dormisse mai, tanto da permettergli di sfruttare il tempo di due vite per lavorare. Chi era dunque Giò Ponti?
Nel film dossier si narrano tutti i fatti che riguardano a livello professionale il grande maestro, analizzando tutte le sfaccettature della sua poliedrica produzione: dall’architettura al design, dall’invenzione editoriale alla fondazione di riviste, che l’architetto ha sviluppato nella sua lunga vita, attraverso la preziosa testimonianza della figlia Lisa.
Il film non tralascia neppure l’approfondimento del suo ritratto umano, oltre che lavorativo, con la testimonianza dei figli Titta, Giovanna e Giulio, e dei collaboratori più stretti da Casati fino a Mendini che hanno avuto la fortunata avventura di lavorare con lui. Un’avventura comunque faticosa, come non sarebbe potuto essere altrimenti avendo a che fare con un gigante dell’arte come lo fu il Giò.
Il film si chiede come e se la sua conclamata genialità fu il risultato di un lavoro di proporzioni immense, sviluppato grazie alla sua instancabile energia propulsiva, egocentrica e prevaricatrice, da cui figli e collaboratori compresi dovevano proteggersi. Oppure se fu il risultato dell’uomo, dell’artista poliedrico, costretto a mordere il tempo e il mondo senza misura, per esaudire la missione a cui il destino l’aveva chiamato? Quanto si tenta nella ricostruzione filmica è la ricostruzione di un ritratto a tutto tondo di un mastro che, alla fine, non può che coinvolgerci nell’entusiasmo della sua stessa luminosissima esistenza e della sua appassionata umanità, venata da una cultura dominata dal senso estetico di natura classica.

Lucio Fontana - Uomo del mondo

Sabato, 23 maggio ore 19.00
Testi e regia di Marco Poma
Produzione Metamorphosi Editrice srl
Musiche di Claudio Fasoli, Enrico Intra
Durata 61 minuti

Il lungometraggio, della durata di 60 minuti, si presenta come il più completo documento audiovisivo realizzato sull’intera opera dell’artista e ricostruisce un preciso quanto affascinante identikit del profilo umano ed artistico del Maestro dello Spazialismo (Argentina, Rosario di Santa Fé 1899 - Varese 1968); inoltre utilizza in modo innovativo (ed armonico al contesto diegetico) le più attuali tecnologie di comunicazione multimediale: la ricostruzione della figura estremamente complessa e variegata di Fontana non poteva infatti essere ricondotta ad un progetto documentaristico di tipo convenzionale.
Il regista - attraverso una raccolta accurata di episodi, testimonianze, avvenimenti della vita dell’artista, accompagnata dall’analisi di un’esaustiva sequenza delle sue opere - fa del protagonista un ’grande indagato’, al centro cioè di una vera istruttoria, un dossier serrato e ricco di colpi di scena che destano emozione e suspence. Ogni più piccolo segno, ogni traccia, ogni elemento serve a delineare e ricomporre il ritratto più vero dell’artista.
Le indagini sono collocate nei luoghi dove Fontana visse ed operò, da Rosario di Santa Fè, in Argentina, dove nacque da genitori italiani, a Milano ove si trasferì con la famiglia a sei anni, ad Albissola, a Comabbio, Venezia, e poi in Francia, via via, senza vincoli spazio-temporali. Il dossier si arricchisce e si movimenta con le testimonianze di chi frequentò e conobbe il pittore; è corredato dagli interventi storici e critici di Nanda Vigo, Paolo Biscottini, Gian Carlo Lettori, Gillo Dorfles, Vittorio Fagone, Pierre Restany, Tommaso Trini; si personalizza con i ricordi di amici, autori e colleghi.

Piero Manzoni

Sabato, 23 maggio ore 21.00
Testi e regia di Marco Poma
Produzione Metamorphosi Editrice srl
Musiche di Giorgio Gaslini
Durata 27 minuti

«La S.V. è invitata per le ore 19 di giovedì 21 luglio 1960 a visitare ed a collaborare direttamente alla consumazione delle opere esposte da Piero Manzoni». Così recita un biglietto d’invito della storica galleria Azimut che Manzoni fondò insieme a Enrico Castellani.
Il pubblico è chiamato a consumare e divorare l’opera d’arte. La contemplazione, come modalità di fruizione, non è concessa. Manzoni, uomo timido e riservato, destabilizza e travolge ogni convenzione artistica mettendo radicalmente in discussione la natura stessa dell’arte. Pittura e scultura sono categorie che non hanno più ragion d’essere. Con Manzoni l’arte perde definitivamente l’elemento mimetico e diviene puro concetto.
Nell’arco di pochi anni, dal ’57 al ’62, Manzoni dà vita ad una delle esperienze artistiche più audaci e sconvolgenti del Novecento. Gli “achronomes”, le tavole di accertamento, i corpi d’aria, le basi magiche, la merda d’artista, le linee sono, come qualcuno ha detto, pura filosofia.

"Rispetto, coraggio, amore, armonia. E’ quello che l’incontro con tre personaggi conosciuti negli anni sessanta ha portato nella mia vita. Per questo ho ritenuto doveroso ringraziarli parlando del loro lavoro, coadiuvata nella produzione e nella regia da Marco Poma, ovviamente concorde sulla qualità umana e artistica di questi nostri giganti." Nanda Vigo

Informazioni

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Organizzazione: Antonio Paradiso
Parco Scultura La Palomba
Coordinamento artistico: Nanda Vigo
Regia e produzione Marco Poma, Metamorphosi

Parco Scultura La Palomba
Matera Contrada Pedale Della Palomba

Antonio Paradiso - Via Anfossi, 8 20135 Milano
Tel: 02 5460739 - Cell: 3289716135

Ufficio stampa
MTCom di Mariateresa Cascino
mtcom@gmail.com
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